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  • Ripensare l’auto, partendo dai processi produttivi

     

    Tagliare le emissioni inquinanti allo scarico è un passo fondamentale nel percorso che porta a una sostenibilità sempre più elevata dell’automobile. Ma non basta: è molto importante che anche i processi produttivi dei veicoli siano rispettosi dell’ambiente. Un aspetto, questo, su cui il Gruppo Volkswagen pone, da anni, grande attenzione: lo testimonia, tra le altre cose, l’impianto di componentistica SKODA di Vrchlabì un impegno intrapreso anche con il marchio SEAT. Tornando a ŠKODA, nelle scorse settimane ha svelato il suo primo Suv elettrico – Enyaq – e già da anni  è impegnata nello sviluppo della mobilità elettrica attraverso, fra le altre cose, progetti per la diffusione dell’infrastruttura di ricarica.

    Quello di Vrchlabí è il primo impianto ŠKODA che diventerà – entro il 2020 – carbon neutral. Un risultato importante, cui si è arrivati grazie soprattutto all’utilizzo di fonti rinnovabili per l’approvvigionamento energetico. In termini più pratici, questo approccio ha consentito, dal 2012 a oggi, di ridurre le emissioni di Co2 dalle 45mila tonnellate annue iniziali alle 3mila attuali. Le ultime 3mila tonnellate verranno compensate attraverso ulteriori misure e acquistando certificati di CO2 attraverso i quali ŠKODA supporterà vari progetti di protezione del clima, come la produzione di energia rinnovabile in India o la conservazione delle foreste pluviali.


    Già, ma come si arriva a ridurre le emissioni di Co2 di quindici volte (da 45mila a 3mila tonnellate) in soli 8 anni? Il risparmio energetico viene al primo posto: 6.700 MWh (Megawattora) sono stati risparmiati solo grazie al nuovo impianto di riscaldamento. Una termocamera rileva invece le perdite di calore all’interno dell’edificio e dello stesso impianto di riscaldamento. Altri 2mila MWh di energia termica e 1.800 MWh di elettricità verranno risparmiati grazie ai dodici progetti attualmente attivi. Tra questi, la chiusura dei circuiti di riscaldamento e l’illuminazione dei locali della fabbrica collegata agli orari di lavoro.


    Ai risultati ottenuti finora, ŠKODA annuncia ulteriori azioni: attualmente, 41.500 dei 47mila MWh annui di elettricità utilizzati dalla fabbrica provengono da fonti rinnovabili, per una percentuale che supera l’88 per cento. L’unico combustibile fossile tuttora in uso è il gas naturale, ma già dal 2021 sarà gradualmente sostituito dal biometano generato da impianti carbon neutral. Il marchio del Gruppo Volkswagen incoraggia anche iniziative a tutela dell’ambiente all’interno dell’azienda, come la piantumazione: nel corso del 2020 quasi 40mila alberi sono stati messi a dimora nei pressi dello stabilimento di Vrchlabí, un segnale importante che vede l’industria dell’auto sempre più impegnata sui temi ambientali ed energetici.