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  • Italia, le regole per la mobilità elettrica

    La mobilità elettrica è in costante evoluzione e questa crescita è data da molteplici fattori: maggiore attenzione ai cambiamenti climatici, continua ricerca sulle nuove tecnologie di stoccaggio dell’elettricità, sviluppo crescente di reti di distribuzione intelligenti.

     

    Normative europea e nazionale


    Da un punto di vista puramente normativo, il legislatore ha inteso disciplinare dettagliatamente la materia: ricordiamo, a livello europeo, la dir. 2014/94/UE sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi – cd. “direttiva AFID - Alternative Fuels Infrastructure Directive” e, a livello nazionale, la legge n. 134 del 7 agosto 2012 conosciuta come “PNIRE - Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica” e il decreto legislativo n. 257/2016, di attuazione della suddetta direttiva europea.

     

    Le novità del decreto


    Tale ultimo Decreto ha previsto importanti novità sul punto. In primis, a far data dal 31 dicembre 2017 e ai fini del conseguimento del titolo abitativo per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, nonché per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia, la predisposizione all'allaccio per la possibile installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli.

     

    Una quota del 20%


    Le infrastrutture elettriche così realizzate dovranno essere idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano essi pertinenziali o no, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento edilizio stesso e, relativamente ai soli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative, per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20 per cento di quelli totali.

     

    Entro il 31 dicembre 2025 sarà poi realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento per l'idrogeno, accessibili al pubblico, da sviluppare gradualmente, tenendo conto della domanda attuale e del suo sviluppo a breve termine, per consentire la circolazione di veicoli a motore alimentati a idrogeno, compresi i veicoli che utilizzano celle a combustibile.

     

    La sfida

     

    È evidente quindi l’impegno e la sfida verso soluzioni a ridotto impatto ambientale e ciò garantendo prima di tutto la più ampia fruibilità all’utilizzo di fonti rinnovabili agli utenti finali. Non è un caso che il mercato mondiale delle auto elettriche sia in continua crescita: da mero sogno a realtà, che ci auspichiamo possa espandersi progressivamente e orientare le nuove civiltà all’uso delle energie rinnovabili alternative alle fonti fossili.