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  • Anche Shell scommette sull’auto elettrica: acquisirà l’olandese NewMotion

    Scommettere sull’auto elettrica sta diventando un’abitudine per molte aziende, non solo i grandi costruttori di veicoli come Daimler, GM e Volkswagen, ma anche i colossi mondiali del petrolio.

     

    Così Royal Dutch Shell ha siglato un’intesa per acquisire NewMotion, società olandese specializzata nell’installare colonnine di ricarica nei parcheggi. La compagnia di Amsterdam gestisce più di 30.000 prese dedicate alle vetture a zero emissioni tra Olanda, Francia, Germania e Gran Bretagna.

     

    Inoltre, è convenzionata con altre 50.000 colonnine sparse in 25 paesi europei, tra cui l’Italia.

     

    “L’acquisizione”, si legge in una nota, “aiuterà NewMotion a migliorare i suoi servizi per le auto elettriche, convertendo sempre più parcheggi in stazioni di ricarica”.

     

    Come evidenzia poi il vice presidente New Fuel di Shell, Matthew Tipper, l’operazione “è un passo avanti per garantire ai nostri clienti varie scelte di rifornimento nei prossimi decenni, in quanto le nuove tecnologie si evolvono per coesistere con i carburanti tradizionali”.

     

    D’altronde, da più parti arrivano segnali inequivocabili di una progressiva elettrificazione dei trasporti privati in Europa: vari costruttori hanno annunciato il lancio di decine di modelli 100% elettrici o ibridi nei prossimi anni, mentre alcuni paesi stanno pensando di vietare la vendita di vetture a benzina/diesel intorno al 2030-2040 o quantomeno di limitare fortemente il loro utilizzo, specie nei centri urbani.

     

    Quindi anche le compagnie fossili stanno iniziando a variare gli investimenti, con un occhio puntato alle nuove tecnologie pulite nel campo della mobilità e delle batterie.